Il concetto di inerenza nuova delizia nel controllo della spesa

L’inerenza concetto che viene sempre più applicato nelle ASD / SSD per stabilire se l’uscita registrata è da ritenersi corretta.

Nel determinare il reddito di impresa l’ordinamento tributario non prevede per le componenti negative di reddito un criterio di ordine casistico per l’individuazione delle fattispecie ammissibili viene invece fatto riferimento ad un principio di ordine generale quale criterio utile per determinare la deducibilità fiscale dei costi sostenuti nell’attività di impresa, confrontando la “giustificazione” concessa a tale proposito per analogia si determina l’inerenza della spese in un ente non commerciale.

I costi, in questo caso le spese, debbono essere “inerenti” all’attività svolta.

Il principio di inerenza non è disciplinato specificatamente da alcuna norma di diritto, è invece direttamente ricavabile dalla lettura delle norme che regolano la materia del reddito d’impresa, “Le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”.

Un paradosso confrontare le spese che rettificano il reddito con l’inerenza di chi reddito non lo ha.

Ma cosi è.

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